IL CAPPELLO
“L' accessorio che personalizza”
Di Martina Lizzani
Il cappello è stato in passato un accessorio di grande importanza, infatti, fino agli anni ’50 sia per gli uomini che per le donne era un elemento di vestiario insostituibile.
Propriamente chiamato copricapo, veniva utilizzato già nell’antichità per indicare lo stato sociale, il rango, la tradizione e la religione , ma soprattutto per preservare la testa dal caldo, dal sole e dal freddo.
Ha subito nel corso del tempo tantissimi cambiamenti proprio per seguire le varie tendenze della moda.
Ha caratterizzato così diverse generazioni, contribuendo a creare un stile che ne identificava le epoche.
Venne spesso utilizzato per puro scopo estetico, la regina Elisabetta II ne è appunto la dimostrazione; indossò oltre cinquemila cappelli, uno completamente diverso dall’altro.
Per alcune donne l’utilizzo del cappello è una vera e propria passione.

Come scegliere quindi quello più adatto a noi?
La prima cosa da prendere in considerazione è la forma del nostro viso, poiché il cappello dovrà mettere in risalto i nostri lineamenti e eventualmente addolcire i tratti facciali.
In un viso ovale , come in quello triangolare le scelte sono infinite; bisogna porre un po’ più di attenzione per un viso lungo.
In questo caso bisogna scegliere una forma di cappello che non allunghi ulteriormente il nostro viso, ma che nasconda la fronte alta e che si sviluppi in larghezza piuttosto che in lunghezza.
In un viso quadrato è meglio utilizzare modelli circolari, che spezzino la simmetria e ammorbidiscano i lineamenti, eventualmente inclinato da un lato.
Al contrario, in un viso rotondo, è necessario aggiungere un po’ di asimmetria al volto, evita quindi cappelli dalla forma circolare ma meglio sceglierne uno con la corona alta e la tesa dritta.

Le tipologie di cappelli sono infiniti, scopriamo insieme quelli che hanno contribuito a caratterizzare le epoche storiche!
Il borsalino
Nel 1857 nacque ad Alessandria, l’omonima azienda da cui riprese appunto il nome. originariamente nacque per la moda femminile ma fu successivamente utilizzato dagli uomini di classi sociali più agiate ed elevate.
Ogni pezzo richiede almeno sette settimane di lavorazione.
Il borsalino è stato utilizzato anche da tantissimi personaggi celebri in svariate pellicole.
Il panama
Questo cappello è un "must have" senza tempo.
E’ definito uno dei più glamour di sempre e non a caso nel 2012 è stato proclamato dall’Unesco patrimonio immateriale dell’umanità .
E’ originario dell’Ecuador.
Viene prodotto con una lunga e laboriosa lavorazione della paglia toquilla.
La bombetta
Fu il cappello maschile per eccellenza.
Solitamente nero era utilizzato da bancari e agenti in borsa.
E’ diventato un tratto distintivo di tantissimi personaggi della storia come Charlie Chaplin.
Trilby
Molto simile al borsalino, ma con un bordo più corto e rialzato, si riconosce per il nastro sottile con fiocco sul lato destro.
Il cilindro, il berretto, la coppola, il basco
e tanti altri sono stati protagonisti della storia e non solo.
Torniamo ai giorni nostri ora,
e vediamo le tendenze per il prossimo inverno ormai è alle porte.
A quanto emerge dalle passerelle della fashion week di Parigi quest’inverno la faranno da padrone mantelle e cappelli in plastica, per proteggersi dal freddo ma soprattutto dalla pioggia.
Si a materiali waterproof.
I cappelli per il prossimo inverno prendono ispirazione dagli anni ’60 e ‘ 70.
Tornano in voga i grandi foulard triangolari da avvolgere sul capo.

Chiaramente ci saranno anche gli immancabili cappelli in lana, decorati con paillettes e perline varie.
Tanti anche i cappelli a falda larga, che scendono morbidi davanti al viso.
Molto di tendenza anche i cappelli con la visiera.
Siete pronti ad affrontare questo inverno con un look un pò nuovo e insolito?